Per le aziende Swissmem, la flessibilità del mercato del lavoro e l'accesso a lavoratori qualificati sono i due principali vantaggi di ubicazione. Partendo da questo presupposto, negli ultimi mesi Swissmem ha ripetutamente sottolineato la necessità di mantenere per i dipendenti il livello di protezione contro il dumping salariale. Per i problemi tecnici è necessario trovare soluzioni tecniche. Questo è stato fatto.
L'adeguamento dei quorum per i CCL con carattere obbligatorio generale esistenti, che negli ultimi anni sono stati raggiunti in misura sempre minore, è un'ammissione accettabile della realtà per quei settori in cui esiste il rischio di dumping salariale. Al contempo, i miglioramenti proposti per la protezione giuridica nella procedura di subordinazione per le aziende dei settori CCL senza carattere obbligatorio generale sono una parte indispensabile del pacchetto complessivo. Questo riguarda direttamente il CCL dell’industria metalmeccanica ed elettrica, uno dei CCL più vecchi della Svizzera, in cui ASM/Swissmem rappresenta la parte padronale. Inoltre, non vi saranno semplificazioni generali per i nuovi CCL con carattere obbligatorio generale o per i salari minimi a livello nazionale. Il pacchetto soddisfa così i requisiti obbligatori per l'approvazione da parte di Swissmem: il mercato del lavoro liberale non sarà indebolito.
Un accordo sulle misure di protezione dei salari accettabile per Swissmem è un prerequisito indispensabile affinché l'associazione dell'industria tecnologica sostenga i Bilaterali III. Il Comitato Swissmem prenderà la sua decisione finale sui Bilaterali III non appena saranno disponibili i testi del contratto. In ogni caso, l'approvazione è subordinata al sostegno di tutte le parti sociali per l'intero pacchetto per la protezione dei salari e alla sua adozione da parte del Parlamento.
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